Movimento Artistico Mutazionista
Riesaminare alla luce della fine dell’esperienza umanistica, sul fare del giorno di un’era moderna in cui tecnologia e manipolazione del sé stanno avendo la meglio, la situazione attuale dell’arte, induce a considerare la necessità di trovare nuovi modi per limitare, superare e sanare i danni causati dalle logiche di mercato che hanno ampiamente trasformato l’umanità da soggetto a oggetto di consumo.
Si necessita un approccio diverso alla realtà, una mutata visione del mondo che rivoluzioni le coscienze liberandole da informazioni falsate e distorte, un umanesimo e una consapevolezza del sé e del gusto estetico inediti.
Nello specifico, per quanto riguarda l’arte, vertere allo spostamento dell’attenzione dall’adulterato comunicato propagandistico all’effettivo valore dell’opera d’arte si rende sostanziale per superare le criticità della trasfigurazione artificiale della cultura contemporanea, visiva, estetica e letteraria.
Premesso che da tempo tutta una generazione di artisti si è smarrita dietro allo sforzo di realizzare mondi estetici in cui la finzione dell’arte pasticciasse il gusto artistico arrecando il danno della confusa perdita di identità tra vero e falso, autentico e artificioso,
MANIFESTO
Il MAM è un movimento di pensiero, artistico e letterario che nel vasto panorama culturale contemporaneo si contraddistingue per la presenza di elementi mutazionisti, ovvero di uno o più fattori di mutamento, nella tecnica e nello stile, che costituiscono una discontinuità, un salto, un’azione, una propulsione in senso evoluzionistico del processo creativo e stilistico;
Nel complesso delle peculiarità formali che contraddistinguono il periodo storico - artistico contemporaneo spesso stigmatizzandone le varie forme di espressione artistica, il MAM si propone di sollecitare le varie tendenze artistiche verso una più significativa evoluzione del linguaggio attraverso l’individuale mutazione di atteggiamenti, comportamenti e consuetudini;
Ravvisa la necessità di procedere ad un cambiamento delle usanze e delle abitudini diffuse nei vari ambienti artistici attraverso significative mutazioni degli attuali stilemi, anche attraverso una maggiore correttezza dei metodi di fruizione dell’arte;
Rispetto a usanze e abitudini che immiseriscono l’arte contemporanea di significati e di contenuti sull’onda di mode stabilite da esigenze di mercato, il MAM si pone controcorrente;
Non si contrappone a nessuno degli stili, movimenti o tecniche storicizzati, moderni o contemporanei ma ne auspica crescita ed evoluzione, ritenendo che chi si ferma, arretra ma non avanza;
Non ricerca il contrasto con nessuno e non si pone volutamente contro alcuno;
Ritiene che l’idea che fu alla base dei diversi movimenti e delle diverse correnti artistiche e di pensiero debba essere contestualizzata a quel dato momento storico;
Si ispira al concetto scientifico della teoria dell’evoluzione della specie come ampliato dal citologo botanico olandese Hugo de Vries secondo il quale numerose variazioni rispetto alla forma “normale” avvengono attraverso “mutazioni” e “salti”;
Accetta il concetto della teoria dell’evoluzione nella parte in cui teorizza, in biologia, il cambiamento all’interno di una popolazione, delle caratteristiche ereditabili col passare delle generazioni, ritenendo che in contemporanea al cambiamento biologico avvenga quello antropologico, sociale, culturale dei popoli;
Accetta la teoria dell’evoluzione attraverso selezione naturale applicandola nel campo delle arti con la constatazione che ciò che non ha speciali caratteristiche che determinino un cambiamento rispetto al passato viene col tempo dimenticato;
Accetta la teoria di Charles Robert Darwin nella parte in cui fa riferimento ad un “antenato comune” ma ne respinge con decisione l’interpretazione secondo cui tale antenato possa essere stato di una specie diversa, ritenendo che l’intelligenza, l’industriosità, le arti e tutte le attività degli uomini siano la prova che gli esseri umani sono stirpe degli dèi;
Ritiene che il termine mutazionismo possa essere inteso come di ampio spettro in riferimento non solo all’evoluzione della specie ma alla cultura in generale;
Ritiene che il concetto di evoluzione per mutazioni e salti sia applicabile nel campo di tutte le arti come vera e propria filosofia di rinnovamento;
Si propone di diffondere la necessità di una mutazione di atteggiamento che produca nel campo delle arti una vera e sintomatica evoluzione degli stili senza rinnegarne il valore storico e culturale;
Suggerisce la necessità di una radicale trasformazione dei metodi di fruizione dell’arte contemporanea allo scopo di una più libera espressione artistica svincolandola dalle logiche di mercato;
Sostiene che il mutamento possa e debba consistere nella genialità e nell’ispirazione di ciascun artista reso libero da ogni condizionamento;
Afferma che la tecnica personale e il personale talento magistralmente applicati in chiave evolutiva degli stessi, siano l’ottimale superamento degli stili storicizzati;
Riguardo agli stili, il MAM afferma che il mamutazionista benché colto, non si sforza di essere uguale né identico a nessuno affinché il suo apporto sia significante nella svolta evolutiva degli stessi;
Pur operando nell’ambito di un determinato stile, il mamutazionista è l’unica originale copia esistente di sé e non la copia o il falso d’autore di un altro;
Auspica la manifestazione coraggiosa della personale identità e unicità di ciascun artista;
L’adesione ideologica, artistica e letteraria al MAM è libera, volontaria e gratuita ed è caratterizzata dalla chiara e manifesta condivisione del pensiero e dei principi che ispirano il MAM.
03 febbraio 2019 (Antonia Calabrese)
Archiviato c/o Archivio Internazionale delle Arti Contemporanee [Codice GA 220335]
La mia visione letteraria di uno stile MAMutazionista tutto da inventare
Benvenuti nel mio mondo artistico e letterario. Sono Antonia Calabrese, e la mia scrittura nasce da una profonda ricerca di significato e di evoluzione, elementi che danno forma al mio stile, che amo definire mamutazionista. Questo approccio, per me, rappresenta una narrativa positiva, propulsiva e rivoluzionaria, che contrasta la letteratura distopica e mette in luce un percorso di crescita e consapevolezza interiore.
Attraverso i miei romanzi, come “Welcome” e “Un’altra vita”, ho voluto esplorare la connessione tra la nostra vita quotidiana, la memoria ancestrale e una realtà trascendente, ponendo i personaggi in una dimensione sospesa tra reale e fantastico. Nei miei romanzi, i luoghi della memoria – come la città nascosta di “Welcome” o il borgo senza tempo di Roscigno Vecchia in “Un’altra vita” – sono spazi di profonda introspezione, dove i protagonisti riscoprono le loro radici e affrontano verità spirituali che li trasformano profondamente.
Il mamutazionismo, il mio marchio stilistico, riflette una concezione evolutiva: credo che l’arte possa innescare mutazioni, salti di consapevolezza e nuovi modi di vedere il mondo. Nei miei libri, ogni mutamento interiore rappresenta un passo verso la consapevolezza delle proprie radici spirituali, in una genealogia che non è solo biologica ma anche dello spirito. È un tema che esploro in opere successive come “Il castigo di Alyssa”, dove affronto il tema degli stereotipi femminili; “30 notti all’alba”, una riflessione sul diritto alla castità e sulla nostra catena genetica; e “Il pozzo degli oracoli”, che tratta dell’amore bisessuale e dell’ineluttabilità del destino.
Per me, lo stile mamutazionista è una visione positiva, controcorrente e resiliente: afferma che, oltre alla linea biologica, esiste un’eredità spirituale che ci lega agli dèi e agli antenati, una dimensione che non pronostica catastrofi, ma coltiva speranza e rinnovamento. Nei miei racconti cerco quindi di fondere elementi di realismo magico con una narrativa visionaria che celebra la bellezza dell’evoluzione e della resistenza. Nel mio fantasy “Giano bifronte e dritto cammino”, ho voluto esplorare il concetto di erecta via, fondato su solide basi storiche e culturali radicate nella tradizione romana e latina.
Scrivere per me significa accompagnare i miei personaggi in un viaggio che sfida la tradizione e il conformismo, e che, spero, possa ispirare in chi legge uno sguardo nuovo sulla propria evoluzione personale.
L’Artista Controcorrente che Rifiuta la Modernità di Facciata
Nel panorama artistico contemporaneo, spesso caratterizzato da tendenze passeggere e compromessi commerciali, il mamutazionista emerge come figura di rara integrità artistica. Il mamutazionista, infatti, è un artista che sceglie di seguire il proprio percorso creativo senza lasciarsi influenzare da mode effimere e senza scendere a compromessi per attirare l’attenzione o per piacere al pubblico di massa.
La Filosofia del Mamutazionista: Essere Controcorrente come Scelta di VitaIl mamutazionista si distingue per un netto rifiuto verso qualsiasi tipo di conformismo estetico o commerciale. Non si piega alle tendenze per guadagnare visibilità e non cede al richiamo di critiche o promozioni facili, che potrebbero comprometterne la purezza dell’intento creativo. Per lui, l’arte non è uno strumento di vendita, ma un mezzo di espressione autentica. Questa coerenza può anche portarlo all’impopolarità, ma il vero mamutazionista considera questo un prezzo da pagare per rimanere fedele a sé stesso e alla sua arte.
Il Rifiuto delle Mode Effimere: L’Arte come Pianta con Radici ProfondeUno degli aspetti più significativi della visione del mamutazionista è il disprezzo per la modernità superficiale, quella che, per attrarre rapidamente l’attenzione, spesso risulta vuota e priva di radici. Per il mamutazionista, queste espressioni artistiche transitorie somigliano a “erbacce senza radici”, destinate a scomparire al primo sole come mode che appassiscono non appena passa il loro breve momento di fama. L’artista autentico, invece, è come una pianta ben radicata, che si nutre di un terreno fertile fatto di tradizione, cultura e tecnica, di innovazione ed evoluzione su basi ferme.
Arte “a Regola d’Arte”: Una Questione di Integrità e RigorositàIl mamutazionista è animato da un ideale di integrità artistica che lo porta a praticare l’arte “a regola d’arte”. Questo significa che non improvvisa e non crea per accontentare altrui, ma lavora con passione e dedizione, rispettando i principi e le tecniche acquisite. È consapevole che l’arte autentica si basa su conoscenze profonde, maturate nel tempo e radicate in tradizioni culturali e tecniche solide. Il suo spirito innovativo nasce da una solida padronanza dei fatti artistici storici e non da una ricerca forzata di novità.
Innovazione Autentica: Creare su Basi Culturali e Tecniche consistentiIl mamutazionista è un innovatore, ma la sua innovazione non è un tentativo di stravolgere per il semplice gusto della provocazione. Al contrario, trae ispirazione e conoscenza dalle basi culturali e tecniche realmente possedute. Ogni sua creazione è frutto di un’analisi ponderata, di uno studio approfondito e di una connessione con le espressioni artistiche del passato. L’artista mamutazionista, quindi, non rompe con la tradizione ma la utilizza come trampolino di lancio per dare vita a un’espressione unica e personale, ancorata a valori duraturi.
La via della virtù: il Mamutazionismo come Modello di Integrità ArtisticaNel nostro contesto culturale, dove molti sono disposti a compromessi per ottenere visibilità, il mamutazionista rappresenta una figura rara e preziosa. La sua coerenza e il rifiuto dei compromessi lo rendono un modello di integrità per chiunque creda che l’arte debba essere espressione di autenticità e ricerca personale. Non cerca il plauso del pubblico né la convalida dei critici; per lui, l’importante è creare un’opera che sia “a regola d’arte”, e che sia il riflesso fedele di una visione interiore, libera da influenze esterne.
Conclusione: Il Futuro dell’Arte secondo il modello MamutazionistaIl mamutazionista è la dimostrazione vivente che è possibile perseguire la propria strada senza cadere nel conformismo, anche a costo dell’impopolarità. In un mondo in cui l’arte spesso si piega alle leggi del mercato e della visibilità a ogni costo, la figura del mamutazionista risplende come un faro di resistenza, un simbolo di ciò che l’arte può essere quando è veramente libera.